Il profilo delle Alpi si staglia all’orizzonte di Piazza Galimberti, il salotto di Cuneo che il 10 giugno 1949 vide Fausto Coppi e Gino Bartali schierati alla partenza di quella che diverrà una delle tappe leggendarie della corsa rosa.
Come allora, ci dirigeremo verso la Valle Stura e lo straordinario Forte Albertino di Vinadio, abbandonando il percorso originale per affrontare il Colle della Lombarda, trampolino per Vincenzo Nibali verso la maglia rosa del Giro 2016.
Scesi in Francia, ci attenderà l’infinita salita della Cime de la Bonette, una delle strade più alte d’Europa a oltre 2800 metri, col suo paesaggio lunare di incredibile bellezza.
Raggiunta Jausiers nella valle dell’Ubaye, riprenderemo il filo della leggendaria cavalcata del Campionissimo con Vars e Izoard in rapida successione, per poi planare su Briançon e la sua cittadella fortificata dal Vauban, l’architetto di fiducia del Re Sole, oggi Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Tralasceremo il trafficato Monginevro per la stupenda Valle della Clarée, rientrando in Italia per il tranquillo valico del Colle della Scala, che ci aprirà le porte della Valle di Susa e di una salita – il Colle delle Finestre – ormai divenuta icona del ciclismo moderno grazie al memorabile attacco di Chris Froome al Giro 2018.
Per giungere a Pinerolo non ci rimarrà quindi che la lunga discesa in Val Chisone, da percorrere con gli occhi e il cuore colmi delle bellezze e della storia di quest’angolo delle Alpi occidentali.